Tananai: un filo invisibile che unisce e resiste alla guerra

Tananai: un filo invisibile che unisce e resiste alla guerra

14 Febbraio 2023 0 Di kairosmag

Quest’anno al Festival di Sanremo 2023, tra i 28 artisti in competizione, si è presentato Tananai con una canzone dal titolo “Tango”, portavoce di una rottura forzata di due vite in virtù del contesto storico della guerra in Ucraina in cui siamo tutti catapultati. Il titolo già preannuncia come la vita proceda ad un ritmo tutto suo, piegandoci al volere della storia, e di come anche l’amore possa esser messo con le spalle al muro, divenendo un amarsi e distruggersi al tempo stesso.

Questa volta l’autore ci ha stupiti in quanto non ha voluto mettere in risalto le sue esperienze personali ma dar voce sul palco di Sanremo alla drammatica e intima storia di una coppia ucraina: Olga e Maxim, con una figlia di 14 anni a carico, Liza, con reali e forti immagini che possiamo ben osservare nel videoclip. La coppia si è distaccata il 24 febbraio 2022, infatti, sia la donna che la figlia sono fuggite in territorio italiano mentre il marito è rimasto nella propria terra, costretto a combattere per salvare il proprio paese oltre che conquistare la propria libertà.

Ma come si salva un amore se è distante? Tananai rivolge questo racconto estendendolo a tutte le relazioni a distanza (anche nello stesso paese), a quanta speranza, coraggio, volontà ci voglia nel sopportare il peso di un legame che combatte sfidando anche i conflitti esterni al sentimento. Ci riporta un messaggio di umanità, di aver fede nella luce anche quando l’oscurità sembra avvolgerci. Nonostante nel testo è presente la parola addio, è sempre persistente il desiderio di ricongiungersi, ripercorrere i bei momenti e lasciarsi andare a quella, ormai, lontana e incerta quotidianità insieme.                                                                                  

D’altro canto, come si può scindere dalla memoria del cuore?                                                                                          

Innanzi a questa vicenda frastornante quanto fiduciosa Tananai stesso ha dichiarato in un comunicato stampa che: “Non è un video politico, è molto umano: mi spezza come queste due persone cerchino di darsi forza, con sorrisi carichi di speranza perché sperano di rivedersi. È un messaggio di pace e umanità. Se serve a renderci conto della situazione e a sentirci grati per quello che abbiamo, possiamo essere persone migliori.”

A volte le intemperie della vita ci pongono di fronte a una condizione in cui non risiede scelta, rendendoci anche persone che non vorremmo essere ed è qui che subentra la dimenticata consapevolezza di quanto possa sorprenderci il potere dell’amore, in grado di abbattere tutte le barriere che si imbattono sopra le case. A volte, è proprio la voce dell’amata/o a salvarci.

Amore tra le palazzine a fuoco
La tua voce riconosco
Noi non siamo come loro
È bello, è bello, è bello
È bеllo stare così

Il video riporta tutte le vicissitudini che questa coppia ha vissuto, di queste due vite separate ma legate dal ricordo. In particolar modo, in conclusione, viene inserita una parte di dialogo in cui l’uomo tranquillizza l’amata dicendo che va tutto bene e spiegando che, nonostante il freddo, c’è il suo amore a scaldarlo, oltre il tè. Olga e Maxim sono l’esempio della persistenza di una poesia che, nonostante tutto, non cesserà di esistere. Seppur non presente un lieto fine che ci lascia l’amaro in bocca oltre un senso di malinconia, noi ci auguriamo che tutto possa risolversi nei migliori modi possibili e che finalmente arrivi quel tanto atteso lunedì dacché possa finire questo sofferente e tamburellante ballo.

D ‘altronde, separazione non significa necessariamente la fine.

Se amarsi dura più di un giorno
È meglio, è meglio
È meglio che non rimani qui
Io tornerò un lunedì

…. [ ma non è mai lunedì ]

Stefy Saffioti