Il paradiso perduto

Il paradiso perduto

8 Marzo 2023 0 Di kairosmag

Gli articoli del numero del mese di marzo sono accomunati da una voglia di recuperare purezza, origini e verità. Mi sono chiesta anch’io quale fosse la verità; credevo fosse semplice viverla e, invece, non lo era affatto. Forse dovrei fare come Francesco Vissicchio, che nella sua bella e coraggiosa opera, che abbiamo presentato insieme il 18 febbraio all’Uniko Koncept Bar, sprona a dire sempre la verità, anche a costo di perdere per strada qualche pezzetto; anche a costo, nel mio caso, di risultare una caporedattrice meno accomodante del solito. È proprio l’espressione  “Parole Veraci” ad aprire la silloge “Sempre per l’Essere”: “La scommessa migliore è parlare sinceramente”. La giovanissima Chiara Pilello ci offre una recensione sull’opera dettata da ciò che i versi le hanno trasmesso.

La purezza è ciò che ha cercato Ermanno Olmi nei suoi capolavori cinematografici, la ricerca di un “paradiso perduto” che ha affascinato la nostra Alessia Spatola: un mondo smarrito che può essere ritrovato ripristinando il contatto con la natura e col sacro e immergendosi nel silenzio. 

I primi film, ad esempio, erano opere del silenzio che, in realtà, fecero tanto rumore e coinvolsero fortemente chi, quegli anni, gli anni ‘20, li ha vissuti e ne è stato protagonista; e quando arrivò il sonoro, molti tra questi caddero nell’oblio. Si muovono tra questi delicati equilibri i protagonisti di Babylon, recente film di Damien Chazelle in corsa agli Oscar, che ha tanto affascinato quanto suscitato non poche perplessità in Domenica Maio.

Dubbi sulle uscite autunnali e invernali anche per quanto riguarda la musica: per Andrea Belsito Tiziano Ferro risente di alcune ruggini pop mentre i Maneskin provano a stupire pensando spesso di “immaturità” musicale. Proposte sicuramente migliori dai Red Hot Chili Peppers, dai Pixies e dell’omaggio orchestrale di Nick The Nightfly a Burt Bacharach, che nelle scorse settimane è purtroppo scomparso. 

Anche questo mese verrà proposta una deliziosa ricetta; la rubrica di gastronomia è nata dall’idea del compianto Peppe Bova, giornalista palmese, uomo esemplare che non verrà mai dimenticato e al quale dedichiamo questo appuntamento fisso mensile che, d’ora in poi, sarà itinerante: chi vorrà, potrà proporre la sua ricetta personale e farla pubblicare su Kairòs_Mag. Questo mese abbiamo scelto la pasta alla contadina del giovane cuoco di Sant’Eufemia d’Aspromonte Pino Cutrì, guarda caso anche questa semplice e molto ricca di tradizione. La ricerca dell’origine e del passato prosegue poi con l’articolo storico di Francesco Saletta, che riporta nel cinquecentesco nucleo storico della Cittadella di Palmi e, guardandoci attorno, rimanendo un po’ in silenzio, si ritorna a quel silenzio puro e sacrale tanto caro a Ermanno Olmi: ci sembrerà di rivivere tra bastioni, mura e porte della Cittadella ai tempi di Carlo Spinelli.

Per concludere, ho voluto nel mio piccolo respirare anch’io qualcosa di antico e vero, recandomi in prima persona in un laboratorio di ceramica di Seminara a Palmi, dove ho avuto la fortuna di trovare persino un piccolo tornio manuale. Per quanto riguarda la ricerca della Verità, so che sarà un lavoro interiore lungo e difficile: intanto mi basterà dirla, essere chiara e diretta, magari scomoda, ma mai ambigua. E forse, così facendo, il paradiso perduto potrò trovarlo anche io dentro di me.

Deborah Serratore